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Credits

AUSFÜHRENDE KÜNSTLER:INNEN
Giorgio Gaber
Giorgio Gaber
Künstler:in
KOMPOSITION UND LIEDTEXT
Giorgio Gaber
Giorgio Gaber
Komponist:in
Sandro Luporini
Sandro Luporini
Texte
PRODUKTION UND TECHNIK
Giorgio Gaber
Giorgio Gaber
Produzent:in

Lyrics

Dagli schermi di casa un signore un po' agitato O una rossa decisa con il gomito appoggiato Ti rallegran la cena sorridendo e commentando Con interviste e filmati ti raccontano a turno a che punto sta il mondo E su tutti i canali arriva la notizia Un attentato, uno stupro o se va bene una disgrazia Che diventa un mistero di dimensioni colossali Quando passa dal video a quei bordelli di pensiero che chiamano giornali C'è un'aria, un'aria, ma un'aria E ogni avvenimento di fatto si traduce In tanti "sembrerebbe", "si vocifera", "si dice" Con titoli d'effetto che coinvolgono la gente In un gioco al rialzo che riesce a dire tutto senza dire niente C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria Lasciateci aprire le finestre Lasciateci alle cose veramente nostre E fateci pregustare l'insolita letizia Di stare per almeno diec'anni senza una notizia E in quel grosso mercato di opinioni concorrenti Puoi pescare un'idea tra le tante stravaganti E poi ci son gli interventi e i tanti pareri alternativi Che ti saltano addosso come le marche dei preservativi C'è un'aria, un'aria, ma un'aria E c'è un gusto morboso nel mestiere d'informare Uno sfoggio di pensieri senza mai l'ombra di un dolore E le miserie umane raccontate come film gialli Sono tragedie oscene che soddisfano la fame di certi avidi sciacalli C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria Lasciateci almeno l'ignoranza Che è molto meglio della vostra idea di conoscenza Che quasi fatalmente chi ama troppo l'informazione Oltre a non sapere niente è anche più coglione I servizi aggiornati testimoniano gli eventi Con audaci filmati, inquadrature emozionanti Di persone malate che non possono guarire Di bambini denutriti così ben fotografati, messi in posa per morire C'è un'aria, un'aria, ma un'aria Sarà che siete in preda di uno strano meccanismo Intervenire se conviene, forse è una regola del giornalismo E quando c'è una guerra allora aumenta la richiesta Non aspettavate altro, vi sbizzarite coi talk show, per voi diventa una festa C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria Lasciatemi col gusto dell'assenza Lasciatemi da solo con la mia esistenza Che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno Finisce che non credo neanche a ciò che ho intorno Ma la televisione che ti culla dolcemente Presa a piccole dosi direi che è quasi un tranquillante La si dovrebbe trattare in tutte le famiglie Con lo stesso rispetto che è giusto avere per una lavastoviglie C'è un'aria, un'aria, ma un'aria E leggendo i giornali con un minimo di ironia Vi dovremmo sfogliare come romanzi di fantasia Che poi il giorno dopo o anche il giorno stesso Vanno molto bene per accendere il fuoco o per andare al cesso C'è un'aria, un'aria, ma un'aria C'è un'aria, un'aria, ma un'aria C'è un'aria, un'aria, ma un'aria Che manca, che manca, che manca l'aria
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini Lyrics powered by www.musixmatch.com
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